CUORI QUANTISTICI
Arte, pensiero e intelligenza artificiale
di Davide Cocozza – 2025
“La realtà non è solo ciò che accade, ma anche ciò che scegliamo di vedere.”
Da dove nasce la violenza?
E da dove nasce, invece, la gentilezza? L’amore?
Sono domande che non hanno una risposta unica, ma che ci guidano — come luci nel buio — in un tempo dove la guerra torna a essere linguaggio dominante.
Eppure, un pensiero diverso è possibile.
Una teoria quantistica — chiamata retrocausalità — propone che il presente possa influenzare il passato, che ciò che accade ora possa “rimbalzare” nel tempo e modificare ciò che è stato.
Il fisico Yakir Aharonov, tra i pionieri di questo pensiero, afferma che le particelle quantistiche non si comportano solo in base al passato, ma anche in base a ciò che avverrà nel futuro.
Il tempo, dunque, non è lineare. È relazione.
E se anche la coscienza umana fosse così?
Se le nostre scelte etiche, artistiche, interiori, potessero agire sulle ferite del mondo, prima ancora che esse si aprano?
Mi piace pensare di poter intervenire sull’attimo prima dell’errore.
Quel momento in cui l’individuo smette di sentirsi uno con il resto e si isola, compiendo atti di distruzione.
Eppure, ognuno, prima, è stato INNOCENTE.
Un bambino. Un essere fragile, vivo, puro.
Con Cuori Quantistici ho voluto fermare il tempo e immaginare che un gesto semplice, intimo, poetico — un cuore disegnato con un dito su un vetro appannato — potesse agire come interferenza benefica sul tempo, spostando l’energia dal male verso il bene.
Quel cuore è amore puro, spontaneo, giocoso.
Un amore che dovrebbe abitare in ciascuno di noi, e da lì irradiarsi verso ogni altro essere.
È un gesto che contiene la possibilità della cura prima del disastro, della compassione prima della ferita, della scelta prima dell’errore.
I volti che ho generato con l’intelligenza artificiale — strumenti del pensiero, non sostituti — non sono fedeli alla storia.
Sono fermi in un istante prima, quello della coscienza sospesa.
Accosto personaggi che hanno scelto la via dell’amore a figure controverse, che il potere e l’ambizione hanno spinto a sbagliare. Ma non per perdonare.
Per proporre una possibilità di redenzione attraverso lo sguardo.
Come dire: “Se anche solo per un istante avessero disegnato un cuore, forse il mondo oggi sarebbe diverso.”
E oggi possiamo farlo noi, al loro posto. Per loro, per noi, per chi verrà.
“Ogni azione è una preghiera che modella la realtà.”
— Thích Nhất Hạnh
In questo viaggio visivo ed emotivo, scorgiamo la fragilità della vita, la facilità dell’errore, ma anche il coraggio del bene e la forza di chi sceglie di non fare del male.
È un progetto di perdono, ma non di rimozione.
È un progetto di memoria attiva.
Un invito a generare una coscienza nuova, dove il tempo sia finalmente al servizio dell’amore.
Non fare del male a nessuno.
Disegna un cuore su un vetro appannato.
Mandamelo. Lo pubblicherò.
Cambiamo insieme la memoria del mondo.


































