HOMO LUDENS
L’infanzia che sopravvive in noi
“L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare.”
— George Bernard Shaw
Cosa resta di noi quando l’infanzia si dissolve nel tempo?
Il gioco, apparentemente fragile, è in realtà un filo invisibile che attraversa tutta la nostra esistenza. Ci lega al nostro passato, ci ricorda la nostra umanità, ci mantiene vivi.
La serie Homo Ludens, ispirata al celebre saggio di Johan Huizinga, indaga la dimensione del gioco come essenza profonda dell’essere umano. Anche nelle figure più autorevoli, anche nelle icone più imponenti della storia, esiste una parte bambina, tenera, vulnerabile, che vuole continuare a giocare.
•La Regina Elisabetta con Pikachu: il potere si tinge di tenerezza. Dietro la corona c’è ancora una bambina che sogna, che ride, che gioca.
•Marilyn Monroe e Hello Kitty: la diva del desiderio si abbandona alla dolcezza. Dietro la seduzione c’è l’innocenza mai perduta.
•Papa Francesco con il palloncino a forma di cane: la spiritualità si fa gioco. La semplicità è la chiave dell’anima.
•Gandhi con un palloncino: il simbolo della nonviolenza torna all’origine, alla purezza, all’abbraccio dell’infanzia.
“Il gioco è la più alta forma di ricerca.”
— Albert Einstein
Perché giochiamo? Perché il gioco è la nostra verità più profonda. Ci protegge dalla rigidità del mondo adulto, ci ricorda che l’immaginazione è una forma di libertà, che la gioia è un atto rivoluzionario.
Homo Ludens è un invito a non dimenticare.
A non seppellire il bambino che siamo stati.
A riscoprire la meraviglia, la leggerezza, l’infinita possibilità di reinventarci.
“Nel profondo di ogni adulto si nasconde un bambino: quel bambino gioca ancora.”
— Friedrich Nietzsche
E tu, hai ancora il coraggio di giocare?



