Davide Cocozza e la “Lupa Capitolata”: Arte, Memoria e Riflessione alla Mostra Alchimia del Carbone

Davide Cocozza si conferma una delle voci più significative dell’arte contemporanea con la sua opera Lupa Capitolata, che gli ha valso il prestigioso terzo premio al concorso Inchart nell’ambito della mostra Alchimia del Carbone. Realizzata con biochar e materiali ecosostenibili su una tela di cotone di dimensioni monumentali (4 metri x 1 metro), l’opera non è solo una manifestazione estetica, ma un manifesto poetico e una riflessione sulla condizione dell’umanità e del nostro tempo.

La “Lupa Capitolata”: Simbolo di Decadenza e Speranza

La Lupa Capitolata emerge come una figura iconica che rivisita la mitologia e la storia romana per offrire una lettura critica del presente. Cocozza la rappresenta non più come la vigorosa nutrice dei gemelli divini, simbolo di forza e potere imperiale, ma come una creatura abbandonata, distesa tra le rovine di una civiltà in declino.

“Le sue zampe,” spiega l’artista, “affondano tra i detriti moderni, richiamando un’umanità dimenticata, simile ai clochard invisibili che popolano le nostre città.” Gli occhi della lupa, un tempo fiammeggianti d’orgoglio, riflettono oggi l’apatia di un mondo che ha perso il contatto con le proprie radici e la propria eredità.

Un Monito Silenzioso e Poetico

Attraverso questa opera, Cocozza denuncia le conseguenze delle scelte umane: il degrado ambientale, l’apatia sociale e l’incapacità di valorizzare la memoria collettiva. Ma nella rappresentazione della decadenza della lupa c’è anche una bellezza cruda, un invito alla riflessione e alla rinascita.

“La Lupa Capitolata,” afferma Cocozza, “ci ricorda che anche tra le rovine esiste la possibilità di ricostruire, di ritrovare un senso di comunità perduto.” La sua posa malinconica non è solo un simbolo di ciò che è andato perduto, ma un faro che ci esorta a riscoprire il valore della memoria per immaginare un futuro migliore.

Materiali e Messaggio: L’Arte come Ecologia

L’opera non si limita al messaggio visivo, ma si distingue anche per i materiali utilizzati. Il biochar, un materiale ecosostenibile ricavato dalla combustione di biomassa, è parte integrante del linguaggio artistico di Cocozza. La scelta non è casuale: “L’uso di materiali eco-compatibili è un gesto simbolico, un modo per dimostrare che anche nell’arte possiamo trovare soluzioni sostenibili per il nostro pianeta,” spiega l’artista.

Un Messaggio Universale

La Lupa Capitolata non è solo un’opera, ma un dialogo tra passato e presente, un invito a riflettere sulla nostra storia per evitare di ripetere gli stessi errori. In questo equilibrio tra gloria e abbandono, Cocozza sussurra un messaggio di speranza: “Possiamo ancora cambiare, possiamo ancora costruire un futuro in cui la memoria non sia un peso, ma un insegnamento.”

Un Riconoscimento Importante

Il terzo premio al concorso Inchart riconosce non solo il talento di Cocozza, ma anche la sua capacità di affrontare temi universali con una profondità narrativa e visiva che non lascia indifferenti. La Lupa Capitolata si erge come uno degli esempi più potenti di come l’arte possa essere al contempo denuncia e promessa, rappresentazione di una realtà difficile e visione di un futuro migliore.

Cocozza dimostra ancora una volta che l’arte non è solo creazione, ma un mezzo per esplorare, comprendere e, infine, trasformare il mondo che ci circonda. Con Lupa Capitolata, l’artista ci invita a fermarci, osservare e, soprattutto, ascoltare. Forse, se sapremo farlo, troveremo anche noi un messaggio di speranza tra le rovine.



https://www.turismoroma.it/it/eventi/mostra-collettiva-d%E2%80%99arte-contemporanea-alchimia-del-carbone-esplorando-il-biochar-nell%E2%80%99arte#:~:text=Alchimia%2520del%2520carbone%2520%C3%A8%2520pi%C3%B9,pezzo%2520di%2520carbonio%2520alla%2520volta.


https://romeartweek.com/it/eventi/?code=FBMEMS


https://www.ilsole24ore.com/art/alchimia-carbone-cosi-biochar-parla-linguaggio-dell-arte-AGl4d6N

https://www.lanuovaecologia.it/mostra-roma-arte-alchimia-carbone-biochar/

https://www.polito.it/ateneo/comunicazione-e-ufficio-stampa/appuntamenti/news?idn=24019

https://www.barbarafabbroni.it/lalchimia-del-carbone/

https://journal.cittadellarte.it/rebirth-terzo-paradiso/alchimia-del-carbone-allistituto-superiore-antincendi-roma-un-terzo-paradiso-realizzato-biochar

https://www.giornalesentire.it/it/alchimia-del-carbone-esplorando-il-biochar

https://theartlibido.com/alchimia-del-carbone-e-tra-le-mostre-piu-interessanti-dellautunno/

https://www.amaci.org/events/66fa726cf01c41ed37355c35

https://www.gart.bio/event-details/alchimia-del-carbone-inaugurazione

https://www.arte.go.it/event/alchimia-del-carbone-mostra-collettiva/


https://www.vivereroma.org/2024/09/19/alchimia-del-carbone-la-prima-mostra-di-arte-contemporanea-sul-biochar/343968/

https://www.monopolitimes.com/2024/09/17/tra-pistoletto-e-nagayama-il-prof-del-liceo-artistico-di-monopoli-davide-cocozza-porta-una-sua-opera-monumentale-in-mostra-a-roma/

https://www.ezrome.it/eventi-a-roma/mostre-a-roma/71156-alchimia-del-carbone-esplorando-il-biochar-nellarte

https://www.paeseitaliapress.it/tag/alchimia-del-carbone/

https://www.giornalelora.it/tag/alchimia-del-carbone/

https://www.teleambiente.it/biochart-mostra-collettiva-biochar-roma-4-28-ottobre/

http://terzoparadiso.org/en/





  “Alchimia del Carbone”: Quando Arte e Sostenibilità Diventano Una Nuova Materia Creativa

L’arte e la sostenibilità si incontrano in un progetto visionario che trasforma il materiale più antico del mondo in una risorsa per il futuro. “Alchimia del Carbone”, la mostra curata da Velia Littera, riunisce 32 artisti che hanno scelto il Biochar – un materiale ottenuto dalla pirolisi della biomassa – come mezzo principale o integrato nelle loro creazioni, per raccontare storie di connessione tra l’uomo e l’ambiente.

Tra le opere in esposizione spiccano quelle di due maestri di fama internazionale: Michelangelo Pistoletto, che reinterpreta il suo iconico Terzo Paradiso interamente in Biochar, e Norio Nagayama, che presenta un’opera ispirata all’antica arte giapponese dello Shodo. Le loro creazioni offrono uno sguardo trasversale che mescola tradizione e innovazione, sottolineando come l’arte possa essere un potente strumento di sensibilizzazione.

Un Materiale Antico per una Visione Contemporanea

Il Biochar non è solo un materiale sostenibile: con la sua matericità unica e le sue proprietà visive e tattili, si è rivelato un mezzo espressivo affascinante per gli artisti coinvolti. “Con le mani immerse nel carbone vegetale o immaginandolo in ambienti virtuali, abbiamo dato forma a nuove visioni,” racconta uno degli artisti partecipanti. Questo processo creativo non si limita alla produzione artistica, ma coinvolge direttamente il pubblico: i visitatori avranno l’opportunità di toccare, odorare e vivere il Biochar, trasformando l’esperienza in qualcosa di sensoriale e immersivo.

Le opere – sculture, dipinti, ceramiche, fotografie e installazioni site-specific – diventano simboli della connessione profonda tra uomo e ambiente. Ogni creazione non solo celebra la bellezza estetica, ma lancia un messaggio di responsabilità ecologica, invitando lo spettatore a riflettere sul proprio ruolo nella protezione del pianeta.

Tra Memoria e Futuro: L’Arte del Cambiamento

“Alchimia del Carbone” non è solo una mostra, ma un manifesto che celebra la trasformazione. Le opere raccontano di un mondo che, attraverso la creatività, può riscoprire il valore della sostenibilità. “L’arte,” spiega la curatrice Velia Littera, “non è solo un’espressione individuale, ma un dialogo che può ispirare azioni collettive per un futuro migliore.”

Ogni artista coinvolto, da Davide Cocozza a Michelangelo Pistoletto, porta la propria visione unica, creando una collezione eclettica che unisce estetica e messaggio ecologico. La lupa abbandonata di Cocozza, le linee fluide dello Shodo di Nagayama e le forme simboliche del Terzo Paradiso di Pistoletto si intrecciano in un dialogo che attraversa epoche e culture.

Un Invito alla Riflessività e alla Trasformazione

“Alchimia del Carbone” offre al pubblico un’esperienza emotiva e intellettuale. Ogni opera diventa un invito a ripensare la nostra relazione con la natura, a riconoscere il valore delle risorse e a impegnarci per preservarle. Come sottolinea uno degli artisti, “Le opere realizzate con il Biochar lasciano un’impronta non solo visiva, ma anche emotiva, ispirandoci a diventare custodi più consapevoli della terra.”

Tra i protagonisti della mostra, oltre ai due maestri internazionali, figurano artisti emergenti e affermati che hanno accettato la sfida di trasformare il Biochar in una nuova materia creativa. Nomi come Davide Cocozza, Hadeel Azeez, Manuela Scannavini e Antonio La Rosa contribuiscono a rendere la mostra una piattaforma di dialogo globale, unendo linguaggi e sensibilità diverse sotto un unico messaggio: l’arte può cambiare il mondo.

Arte, Natura e Futuro

“Alchimia del Carbone” è più di una mostra: è un viaggio emozionante attraverso l’arte e la natura, un invito a riscoprire la magia del nostro pianeta e a impegnarci per preservarla. In un’epoca segnata da crisi ambientali e sociali, la mostra si pone come faro di speranza, dimostrando che la creatività, unita alla sostenibilità, può illuminare il cammino verso un futuro migliore.

Questa esposizione non solo celebra l’incontro tra arte e sostenibilità, ma ci invita a diventare parte attiva del cambiamento. Perché, come dimostrano queste opere, ogni azione, per quanto piccola, può lasciare un’impronta indelebile.


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