LUXURY
Il fascino ambiguo del lusso tra seduzione e illusione
“Il lusso è un’illusione collettiva, un miraggio che si nutre di desiderio e potere.”
Nella serie “Luxury”, Davide Cocozza esplora l’estetica e il concetto stesso di lusso, indagando il sottile confine tra bellezza e ostentazione, tra fascino e vuoto, tra status e artificio. Attraverso una combinazione di ritratti femminili, scenari surreali e composizioni decorative complesse, l’artista mette in discussione l’essenza stessa del desiderio contemporaneo.
Queste opere non si limitano a esaltare la raffinatezza, ma ne svelano i contrasti e le contraddizioni: il lusso come espressione di potere e dominio, ma anche come costruzione estetica, come seduzione visiva che cela una riflessione più profonda.
Donne e lusso: tra forza e spettacolo
Le figure femminili emergono con un’eleganza enigmatica. I loro corpi, tratteggiati con linee essenziali e colori netti, si stagliano su sfondi minimalisti o su ambienti saturi di dettagli, diventando icone di un immaginario sofisticato e al tempo stesso surreale.
• Donne distese su tappeti sontuosi, con sguardi seducenti ma sfuggenti, come se fossero consapevoli della loro funzione estetica.
• Figure che dominano lo spazio con pose sicure, quasi teatrali, immerse in un’atmosfera che oscilla tra la moda e l’arte digitale.
• Sguardi decisi, corpi che si fanno simbolo di un femminile che attrae e sfida, che si esibisce ma non si sottomette.
Cocozza ridisegna l’immaginario del lusso femminile, allontanandolo dal semplice oggetto di consumo e restituendogli una consapevolezza nuova, un potere che si esprime attraverso l’immagine.
“Il vero lusso non è possedere, ma saper guardare oltre le apparenze.”
Il lusso come stratificazione visiva
Lontano da un’estetica puramente patinata, Luxury gioca con la stratificazione di elementi grafici e decorativi, costruendo scenari visivi che oscillano tra il reale e l’onirico.
• Elementi barocchi si mescolano con tratti pop e stilizzazioni digitali, creando un contrasto tra opulenza e minimalismo.
• Pattern simmetrici e dettagli decorativi evocano il fasto delle grandi maison di moda, ma al contempo ne svelano la ripetitività, quasi a suggerire una decadenza dietro l’apparenza.
• L’uso del colore, netto e vibrante, amplifica il senso di ricchezza visiva, ma anche di artificio: nulla è lasciato al caso, tutto è costruito per sedurre l’occhio.
L’ispirazione sembra attingere da molteplici fonti: dalla moda alle illustrazioni digitali, dal surrealismo contemporaneo all’arte decorativa. C’è un’eco del lavoro di Patrick Nagel, con i suoi ritratti femminili stilizzati e patinati, ma anche un richiamo al simbolismo contemporaneo di Takashi Murakami, dove il lusso diventa quasi un’icona pop iperbolica.
Un lusso che seduce, ma che interroga
Cocozza non ci offre una visione univoca del lusso, ma lo trasforma in un territorio da esplorare e decifrare.
• È aspirazione o ossessione?
• È libertà o vincolo?
• È pura estetica o maschera sociale?
In questa serie, il lusso diventa una lente attraverso cui osservare la società, un filtro che amplifica le sue contraddizioni e le sue illusioni. L’arte, come sempre, ha il potere di rivelare ciò che lo sguardo distratto potrebbe non cogliere.
“Il lusso è un gioco di prestigio: chi lo possiede, chi lo insegue, chi lo osserva da lontano. Ma alla fine, è solo un riflesso della nostra percezione.”
Con “Luxury”, Davide Cocozza ci invita a guardare oltre l’apparenza, a esplorare il fascino e l’ambiguità del desiderio visivo, a interrogarci su cosa sia davvero prezioso nel mondo contemporaneo.











