TARGET: La Performance di Davide Cocozza e Silvia Cassetta che Unisce Arte e Denuncia

Roma, Qube – Via di Portonaccio 212

La performance TARGET, frutto della collaborazione tra l’artista Davide Cocozza e la danzatrice Silvia Cassetta, con il contributo di Giulia Crastolla e Attilio Errico Agnello, rappresenta un’esperienza di action art intensa e coinvolgente. Unendo pittura, danza e suono, TARGET esplora le complessità emotive e sociali dei conflitti contemporanei, offrendo una riflessione potente sull’ingiustizia, la libertà e la condizione umana.

Un Mirino sulla Coscienza

TARGET è una metafora visiva e performativa delle ingiustizie che colpiscono il mondo. “È il puntatore laser sul corpo di un passante innocente in Ucraina, la mira di un soldato russo mandato al fronte contro il suo volere, il proiettile che uccide una manifestante in Iran,” spiega Cocozza. La performance non racconta semplicemente eventi, ma cerca di far emergere una reazione: uno scuotimento della coscienza collettiva, troppo spesso assopita davanti a ciò che accade “dall’altra parte del mondo” o persino nella casa accanto.

Al centro della scena, la danzatrice Silvia Cassetta utilizza un puntatore laser come strumento distintivo, creando un’interazione vertiginosa tra corpo e spazio. Questo elemento simbolico diventa il filo conduttore che attraversa la performance, unendo i gesti della danza alle linee e ai tratti che Cocozza disegna in tempo reale. “Il laser è un richiamo visivo e tangibile alla pressione che grava su ogni individuo nel contesto di ingiustizie globali,” afferma Cassetta.

L’Arte come Resistenza

Nel vivo della performance, tra i movimenti fluidi della danzatrice e i suoni evocativi che attraversano la sala, Cocozza utilizza carbone, grafite e pittura per creare un’immagine che racchiude il messaggio di TARGET. Al termine dell’azione, emerge il volto di una donna libera, simbolo di resistenza e speranza.

“Il volto che disegno è la somma di ogni lotta per la libertà,” racconta Cocozza. “Ogni graffio sulla tela è una ferita che si trasforma in forza, ogni pennellata è un grido contro l’ingiustizia. L’opera non è solo mia: appartiene a tutti coloro che scelgono di alzarsi per difendere la pace e la dignità umana.”

Quando il Mirino si Trasforma in Gesto Collettivo

Il cuore pulsante di TARGET risiede nella sua capacità di trasformare l’individuo in parte di un tutto. Quando il puntatore laser sembra colpire il cuore dello spettatore, qualcosa cambia: un risveglio collettivo si manifesta, unendoci come impulsi elettrici di un unico organismo. “Come fiori che sbocciano al sole della giustizia,” spiega Cocozza, “gli spettatori diventano parte del sistema, partecipando emotivamente e spiritualmente alla lotta che l’arte rappresenta.”

Un Appello Universale alla Libertà

“Quando siamo in tanti ad alzarci per la libertà, il puntatore perde forza,” sottolinea Silvia Cassetta. Questo messaggio è centrale nella performance: la necessità di unirsi, di moltiplicare le voci, di rendere impossibile ignorare il grido della libertà. Ogni gesto, ogni tratto disegnato nello spazio, diventa un atto di resistenza e un invito a non restare indifferenti.

Un’Arte Che Diventa Azione

TARGET non è una semplice performance, ma un’esperienza che trasforma chi osserva in partecipante attivo. “L’arte,” afferma Cocozza, “è un ponte tra il silenzio e l’azione. Con questa performance vogliamo invitare ognuno a prendere parte, a schierarsi, a scegliere la giustizia come valore imprescindibile.”

In un mondo segnato da conflitti e divisioni, TARGET diventa un faro di speranza, un grido visivo e sonoro che celebra la libertà e denuncia le ingiustizie. Al Qube di Roma, questa performance si pone come un invito urgente e necessario a riflettere, a sentire, e, soprattutto, ad agire.

Per informazioni sull’evento: Qube Roma, Via di Portonaccio 212.


Using Format