MANIFESTO ETICO UMANITARIO VISIVO

Per un’Arte che ama. Che serve. Che risveglia.

L’arte non è soltanto immagine.

È respiro, coscienza, presenza.

Non serve a distrarre, ma a ricordare.

Non orna, ma rivela.

Non consola l’indifferenza: la dissolve.

L’arte etico-umanitaria nasce dal silenzio che ascolta,

dal dolore che non si volta altrove,

dalla compassione che si fa gesto.

È sguardo su ciò che il mondo rifiuta di vedere.

È voce di chi non può parlare.

È carezza su ciò che è stato dimenticato.

Siamo segni che si levano nel paesaggio della distrazione.

Siamo bandiere leggere nel vento,

colonne di fumo che salgono dalla terra ferita,

per dire: qui c’è vita, qui c’è bisogno, qui c’è verità.

L’arte non è neutrale.

È scelta di consapevolezza.

È atto di amore attivo, profondo, essenziale.

Non solo denuncia, ma anche protezione.

Non solo grido, ma anche silenzio che sostiene.

Non solo riflesso del mondo,

ma visione di ciò che potrebbe essere.

Essa non impone, ma invita.

Non separa, ma unisce.

Non grida per farsi sentire,

ma vibra, e chi ascolta la sente.

Ogni immagine è un gesto di pace.

Ogni forma è un tentativo di cura.

Ogni opera è una soglia tra il visibile e l’invisibile.

Noi non dipingiamo per vanità,

ma per servire qualcosa di più grande:

la vita in tutte le sue forme,

la sacralità del mondo,

la possibilità di un’umanità più gentile.

Per ogni essere, visibile o invisibile.

Per ogni creatura che cammina, vola, cresce, si dissolve.

Per ogni silenzio che chiede ascolto.

Per ogni verità che merita luce.

Per un’arte che ricorda chi siamo.

E chi possiamo ancora diventare.


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