Teodoro (Dodò) Fuso
(Monopoli, 1947 – vive e lavora in Puglia)
Teodoro “Dodò” Fuso è un artista eclettico e visionario. Nato a Monopoli nel 1947 e diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Bari, ha sviluppato nel corso dei decenni un linguaggio espressivo multidisciplinare che spazia dalla pittura al video, dalla musica alla scrittura.
Autodidatta nella musica e iscritto alla SIAE, ha collaborato con le principali televisioni locali pugliesi, da “TeleRAM” a “TeleNorba”, realizzando numerosi documentari e cortometraggi premiati. Dal 2008 si dedica anche alla narrativa, pubblicando tre raccolte di racconti e tre romanzi. Il romanzo Life gli vale nel 2019 una Menzione d’Onore al Concorso Internazionale Montefiore e il secondo posto al Concorso nazionale “Vittorio Alfieri” di Asti.
Il suo approccio artistico è intimamente legato a una riflessione sull’uomo e sul destino dell’umanità. Nei video Ordine e Anima e Apeiron, e nei dipinti La forza della musica e Il Circo, l’artista mette in scena il declino dell’uomo moderno, intento a distruggere ciò che ha creato, accecato dal profitto e dalla sopraffazione. Le sue opere raccontano una civiltà in crisi, in cui anche la spiritualità e la coscienza sembrano avviarsi verso l’estinzione.
Eppure, in questo scenario tragico, Fuso lascia aperta una possibilità di salvezza: l’innocenza infantile, il potere della musica, la magia del circo — simboli puri di una bellezza ancestrale che potrebbero sopravvivere all’uomo stesso. Forse, immagina, saranno le macchine del futuro a raccoglierne l’eredità e a percepirne il valore.
Per Fuso, l’arte è testimonianza, memoria e monito. È una forma di resistenza poetica alla dissoluzione e, insieme, un canto di speranza sospeso nel vento.