Alessandro Ribezzi
(Brindisi, 1982 – vive e lavora a Brindisi)
Alessandro Ribezzi è un artista visivo con un percorso trasversale tra cinema, fotografia e pittura. Dopo il diploma si trasferisce a Roma, dove intraprende gli studi in Arti e Scienze dello Spettacolo presso l’Università La Sapienza, per poi proseguire come autodidatta nel campo del video e del cortometraggio, partecipando a festival e rassegne cinematografiche.
Parallelamente sviluppa una personale ricerca fotografica e digitale, collaborando alla realizzazione di copertine musicali e contenuti video. Trascorre un anno a Londra, dove arricchisce il proprio immaginario attraverso il confronto con artisti internazionali. La pittura e il disegno, coltivati sin dall’infanzia, trovano piena espressione nella tecnica a olio ispirata al surrealismo, con cui affronta temi legati alla percezione, alla memoria e all’identità.
Espone alla Biennale Maestro 2025 con 10:10 (olio su tela, 25×50 cm), opera appartenente al progetto Lock Screen, una serie ispirata alle schermate di blocco degli smartphone. L’opera riflette sulla scomparsa del valore percettivo dell’immagine artistica, schiacciata da simboli quotidiani come orario, batteria e impronta digitale. La figura rossa, posta sullo sfondo, è costruita con cura ma destinata a restare invisibile. Ribezzi denuncia così l’estinzione dello sguardo consapevole nell’era della distrazione, in cui l’immagine non muore per assenza, ma per disattenzione. Ogni opera della serie è legata a un orario unico e irripetibile: un istante visivo fragile e sacro, da non lasciar passare inosservato.