UTER
(pseudonimo di Arturo Ursumando – vive e lavora a Roma)
UTER è un artista multidisciplinare il cui percorso creativo nasce dalla scrittura e si espande nel tempo al cinema, al teatro, alla fotografia e all’arte digitale. Dopo un primo approccio attraverso la parola e la scena, sviluppa una personale poetica visiva che trova compiuta espressione nella fotografia artistica e, in seguito, in una forma ibrida da lui stesso definita Meta Fotografia: un linguaggio che fonde immagine, simbolo e narrazione concettuale.
Collabora con artisti come Antonio Rezza e Paolo Vivaldi e attualmente espone nella galleria Pavart di Roma. Il suo lavoro si distingue per l’impronta visionaria e metafisica, in cui la tecnica digitale diventa veicolo per raccontare dilemmi esistenziali, mitologie contemporanee e conflitti interiori.
Alla Biennale propone tre opere:
- Salvezza: un uomo attraversa un mare in tempesta su una scialuppa carica di conoscenza, alla ricerca di un varco oltre la crisi.
- Prometeo: una figura divina, annientata dal consumismo, si trasforma in riflesso dell’uomo moderno.
- Teddy Bear: un’invocazione alla fragilità dell’innocenza, sospesa tra ricordo e sopravvivenza.
Attraverso immagini sospese tra realtà e allegoria, UTER esplora la necessità di resistere, di custodire ciò che resta umano, e di immaginare ancora una via di salvezza


