Diberto
(pseudonimo di Domenico Bertoncelli – vive e lavora in Puglia)
Diberto è un artista visivo che trasforma oggetti comuni in racconti poetici e simbolici. Originario di Bari, ha trovato nella pittura e nell’assemblaggio materico un linguaggio autentico per dare forma a emozioni, memorie e riflessioni. La sua arte nasce nel 2000 come gioco, per poi diventare pratica necessaria e continuo spazio di ricerca.
Il suo lavoro si distingue per l’uso di materiali di recupero — lampadine, scarpe, cassette della frutta, libri, scatole — che acquistano nuovo significato in opere dense di texture e riferimenti simbolici. Più che riciclo, parla di “seconde possibilità”: un gesto di cura verso la materia e, per estensione, verso la condizione umana.
Attraverso temi universali come la speranza, l’amore, la fragilità e la rinascita, Diberto costruisce narrazioni visive che mettono al centro lo spettatore. Emblematica è l’opera In fondo al mare, in fondo al cuore, in cui un cumulo di scarpe evoca le tragedie migratorie, mentre una scarpetta rossa diventa emblema di resilienza.
Ricorre spesso nei suoi lavori la figura di un piccolo omino nero: simbolo aperto di libertà, introspezione e coraggio. Le sue composizioni, ispirate anche a Burri, Munari e Pistoletto, sono inviti alla riflessione e al contatto emotivo. “Se un mio lavoro fa pensare, allora ha funzionato”, afferma l’artista, per il quale l’arte è un processo in continua evoluzione, proprio come la vita.

